
“Quante poltrone mi servono?” – Intervista mensile ad Andrea Grassi
Gli odontoiatri arrivano ai nostri corsi con moltissime domande in testa, alle quali ovviamente cercano risposta attraverso le strategie di Andrea.
Una delle prime cose che chiediamo loro è di compilare il nostro Check Up sulla Salute Imprenditoriale dello Studio Dentistico, uno strumento finalizzato a valutare la qualità dell’organizzazione e della competitività dell’attività.
Una domanda è “Qual è il numero di poltrone di cui disponi?”
Molti rispondono in modo orgoglioso inserendo un numero di tre-quattro riuniti o anche più, ma spesso sono gli stessi che lamentano incredibilmente basse redditività.
Uno Studio con più poltrone, orientato alla multi-professionalità e al servizio “completo”, ha una delle caratteristiche che il mercato apprezza e, soprattutto, una di quelle fondamentali per il successo negli scenari dei prossimi anni.
Com’è possibile quindi che una risorsa (la disponibilità di un buon numero di poltrone) che è il presupposto fondamentale per sviluppare alti ricavi sia così frequente in quegli studi che lamentano bassi margini?
Abbiamo chiesto ad Andrea di aiutarci a capire la risposta.
Ecco i punti chiave di quello che ci ha detto:
Avere poltrone non significa per forza avere ricavi!
Significa avere ricavi POTENZIALI e costi CERTI. Quello che non balza immediatamente all’occhio di molti odontoiatri è che troppo spesso (e purtroppo si sottovaluta quanto ciò sia frequente) le poltrone nei loro studi sono mal utilizzate: restano troppo tempo “ferme” per cattiva organizzazione, tempi morti e poca circolazione di pazienti. Una poltrona ferma è come un tassametro che continua a girare. Uno dei segreti della redditività è la saturazione del tempo poltrona, cioè la capacità dello studio di far lavorare ciascuna per il maggior tempo possibile. Diversamente uno studio che è strutturato per (ad esempio) 4 poltrone ma ne fa lavorare (ad esempio) solo 2, gode del livello dei ricavi di quest’ultimo ma soffre i costi del primo. Ovviamente non può guadagnare!
Molto comuni anche tante situazioni di Odontoiatri che gestiscono 2 studi dentisti, entrambi lontani dalla saturazione del tempo poltrona, con implicazioni ancora peggiori sulla redditivà complessiva…
Cattiva organizzazione ma purtroppo peggiore reazione al problema!
La saturazione viene quasi sempre gestita tardi: nel momento in cui il commercialista presenta il bilancio. Odontoiatra: “Ma com’è possibile che abbia guadagnato così poco?!?!? Ho lavorato come un matto!!!” Commercialista: “Certo, non vedi quanti costi? Taglia le spese!”
Ovviamente non tutte le risposte dei commercialisti sono di questo tipo è certo però che ho sentito questa storia un milione di volte.
La soluzione non è nel taglio delle spese, infatti le disastrose conseguenze sarebbero:
- Un’iniziale falsa percezione di aumento di guadagni… che ben presto svanirà
- Un indebolimento della struttura… che ben presto guadagnerà ancora meno
- Una perdita di competitività nei confronti dei competitor, visto che si diventerebbe meno adatti a rispondere alle richieste del mercato di oggi… con un ulteriore implosione
- L’impossibilità di disporre delle dimensioni per valorizzare le nuove tecnologie odontoiatriche, che riescono a generare il meglio dei propri benefici in quegli studi che “fanno girare più persone”… con ancora meno “ossigeno”
- Fare quello che sempre, nella storia delle imprese, ha sancito il fallimento: in una tempesta se tiri i remi in barca… affondi.
La soluzione al problema della saturazione è… incrementare la saturazione!
Per risolvere questa piaga occorre intervenire direttamente sulla saturazione e non cercare di limitarne gli effetti intervenendo sui costi.
La saturazione della poltrona si risolve con un’efficace strategia di marketing. In questo articolo abbiamo toccato uno degli ambiti che aiutano tra l’altro anche in questo discorso.
Poi ovviamente si tratta di attivare una funzionale strategia di promozione, stimolare proattivamente il passaparola, indurre domanda attraverso la comunicazione dentro alla sala d’attesa e quant’altro faccia parte del modello della moderna gestione di uno Studio Dentistico.
Solo per ultimo passaggio organizzarsi per della pubblicità locale (si possono fare tante altre cose prima verso la propria anagrafica).
Qui puoi trovare una soluzione per capire meglio tutto questo.
In questo modo le cose possono funzionare… e il tuo studio può trasformarsi in una vera Impresa di Successo.
L’appuntamento con Andrea è tra un mese… intanto buon lavoro.
Ufficio Stampa di Accademia
- Posted by asisd
- On 10 marzo 2014
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