
Il Team dello studio dentistico: l’importanza di saper dare il giusto feedback
In un mercato come quello del dentale, dove ormai bene o male, i servizi offerti sono pressoché identici e le catene in franchising stanno prendendo sempre più piede, ciò che diventa veramente necessario affinché il tuo studio sia di successo, sono le persone che costituiscono il tuo team. Sono loro infatti che possono permetterti di differenziarti rispetto alla concorrenza e non solo per la loro bravura “tecnica” nello svolgere il lavoro assegnatoli, ma soprattutto per le qualità umane e emotive che riescono a trasmettere agli altri membri del team e, cosa per nulla banale, ai clienti che arrivano in studio, che spesso decidono di sceglierti, non solo per la fiducia che ripongono in te, ma anche perché la segretaria è stata “carina e disponibile con loro”.
Ci vorrebbero pagine e pagine per spiegare come selezionare e motivare il proprio team affinché lavori per voi e non solo con voi, per esporre come sviluppare il giusto atteggiamento per far sì che questo diventi contagioso nei confronti delle altre persone che lavorano con voi, ecc… Ma quello che invece vorrei trattare in queste righe è un passo in più rispetto alla scelta delle persone, che riguarda il vostro atteggiamento e la vostra comunicazione nei confronti di chi lavora per voi.
Spesso infatti capita che il professionista, dentista o di altro settore, sia completamente focalizzato sulla sua performance clinica (in questo caso) e non si renda conto o, peggio ancora, non dia alcun peso al tipo di comunicazione che instaura con i propri collaboratori e dipendenti. Ma questo tipo di comunicazione, se non efficace e trasmessa nel modo corretto, può generare un profondo senso di frustrazione nella persona che riceve il vostro feedback.
La frustrazione genera stati d’animo negativi e allontana dalle persone con cui dobbiamo lavorare, spesso capita che chi lascia una realtà lavorativa lo faccia perché l’ambiente di lavoro non è sereno, perché è difficile comunicare con il responsabile; non è il tipo di lavoro che ci fa allontanare, ma le persone con cui dobbiamo interagire perché incapaci di comunicare con noi.
Diventa quindi fondamentale, da parte soprattutto dei responsabili, imparare a comunicare nel giusto modo, a presentare i propri feedback nella maniera corretta, in modo tale da generare in chi li riceve un senso di appartenenza al team, in modo tale che le persone si sentano valorizzate e che abbiano la spinta a migliorarsi perché glielo avete chiesto nel modo giusto.
Ma come si fa a dare un feedback efficace?
Si utilizza la tecnica del sandwich: l’oggetto di interesse del nostro feedback non viene esplicitato subito in maniera diretta, ma preceduto e seguito da altri due periodi positivi. Da questo deriva il termine sandwich, il feedback è inserito tra due fette di pane morbido che ne smorzano i toni.
In definitiva: ti dico le cose che hai fatto bene e che ho apprezzato, ti illustro ciò che c’è da migliorare nel lavoro che hai svolto, ti propongo un modo per migliorare e cerchiamo insieme una soluzione… facile no?!
Quello che è importante è valutare sempre e solo le azioni della persona con la quale si sta comunicando, non mettere mai l’individuo al centro del mio feedback (soprattutto se è relativo a un lavoro non svolto nel modo ottimale); “non sei sbagliato tu perchè hai fatto male una cosa”, è sbagliato il modo in cui quella cosa è stata fatta!
Esaltiamo e motiviamo sempre l’interlocutore per ciò che ha fatto bene e cerchiamo con lui modi per migliorare riguardo a ciò che è stato fatto meno bene.
Questo modo di comunicare porta le persone a sentirsi accettate, valorizzate e a dare il meglio di sè per ricevere altri feedback positivi, è un circolo virtuoso!
Da più di 15 anni lavoro con aziende multinazionali che mi chiedono di strutturare interventi per aiutare i loro manager a gestire correttamente le risorse con cui lavorano, è un argomento estremamente importante e sentito nelle aziende e diventa ancora più di fondamentale importanza nelle strutture di piccole dimensioni, come può essere uno studio dentistico, dove il successo dello studio dipende da poche persone che però devono remare tutte verso il raggiungimento dell’obiettivo.
In conclusione ti lascio chiedendoti di riflettere su come comunichi con i tuoi dipendenti: valorizzi il loro lavoro o li riprendi solo quando fanno cose “sbagliate”? Cerchi di aiutarle a migliorare sedendoti con loro e trovando una strategia vincente o li abbandoni a se stessi dopo aver dato loro un feedback negativo?
Ricordati, le persone con cui lavori sono la risorsa più importante per arrivare ai risultati che desideri. (cit. “Dente del Giudizio”)
Se credi che questo sia un ambito in cui devi migliorare ti invito a leggere questo ebook.
Buona riflessione
Andrea Grassi
Fondatore e Trainer di Accademia per lo Sviluppo Imprenditoriale dello Studio Dentistico
- Posted by asisd
- On 22 gennaio 2017
0 Comments